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La Commissione europea ha dato il via libera al piano italiano per lo sviluppo delle energie rinnovabili, approvando un pacchetto di aiuti di Stato da 1,5 miliardi di euro destinato a sostenere investimenti strategici nelle tecnologie pulite. Il programma riguarda un ampio spettro di soluzioni: fotovoltaico, eolico onshore e offshore, pompe di calore, geotermia, sistemi di stoccaggio e batterie, idrogeno, biometano e biogas.

L’ok di Bruxelles conferma la coerenza della strategia del governo italiano con gli obiettivi europei di competitività industriale e decarbonizzazione. Come sottolineato da Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva della Commissione per una transizione pulita, giusta e competitiva, il programma “aiuterà a raggiungere gli obiettivi del Clean Industrial Deal, riducendo al minimo le potenziali distorsioni della concorrenza”. Secondo Ribera, il piano contribuirà inoltre ad “aumentare la capacità produttiva di tecnologie pulite in Italia, sostenendo investimenti chiave”.

Il regime di aiuti si inserisce infatti nel quadro del Clean Industrial Deal, la strategia UE per rafforzare la base industriale europea accelerando al contempo la transizione energetica. I 1,5 miliardi di euro saranno destinati ai progetti individuati nell’Allegato 2 della strategia industriale pulita europea e riguarderanno non solo la produzione di energia rinnovabile, ma anche la realizzazione dei componenti e delle tecnologie necessarie allo sviluppo del settore cleantech.

Nel dettaglio, gli aiuti potranno assumere la forma di sovvenzioni a fondo perduto, prestiti agevolati o una combinazione delle due misure. Il programma sarà aperto alle imprese operanti su tutto il territorio nazionale e resterà attivo fino al 31 dicembre 2030.

Proprio la natura temporanea e mirata degli interventi ha portato la Commissione europea a giudicare il regime italiano “necessario, appropriato e proporzionato”, ritenendolo uno strumento efficace per accelerare la transizione verso un’economia a zero emissioni nette e favorire lo sviluppo di specifiche attività economiche strategiche per il futuro energetico del Paese.