Sulle rinnovabili “serve uno sforzo a tutti i livelli, tra Stato, Regioni e Comuni: spero di superare almeno i sei gigawatt di potenza installata nel 2023, che possono diventare dieci contando anche quelli autorizzati”. Lo ha detto Gilberto Pichetto, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, intervenendo agli Stati Generali della Green Economy nella giornata di apertura di Ecomondo, che si svolge nel quartiere fieristico di Rimini dal 7 al 1o novembre. Il titolare dell’Ambiente ha partecipato anche alla cerimonia inaugurale di taglio del nastro, che ha dato avvio alla nota manifestazione sui temi dell’economia verde e circolare, visitando poi i padiglioni espositivi.
“L’accelerazione che abbiamo sulle tecnologie e anche sulla consapevolezza di dover intervenire – ha osservato Pichetto – farà crescere esponenzialmente la quota di rinnovabili, che nel 2021 erano 1,5 gigawatt e tre lo scorso anno: ne servono 70-80 per ribaltare al 2030 il rapporto con il fossile”. “Stiamo vivendo una fase di metamorfosi del sistema nazionale – ha detto il Ministro – nella quale dobbiamo utilizzare e cavalcare il cambiamento dovuto alla decarbonizzazione come opportunità di crescere più e meglio, con la genialità italiana”.
Nel corso del suo intervento, il Ministro ha affrontato anche i temi dell’idroelettrico e del passaggio al mercato libero, oggetto di un prossimo decreto del governo. “Sull’idroelettrico – ha detto – dobbiamo evitare di passare dalla dipendenza russa ad altre”, e per questo “vogliamo una norma che possa permettere alle Regioni una contrattazione con vincoli di investimento: possono essere attivati 10-15 miliardi, lo 0,7 del Pil italiano”.
In merito all’atteso passaggio al mercato libero dell’energia, Pichetto ha ribadito l’intenzione di “non spostare la data del 10 gennaio prossimo”, ma che “serve qualche mese per una campagna di informazione mirata verso gli utenti, ma anche verso i grandi concessionari per dire loro di offrire contratti chiari e standard per le famiglie”.