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Nella lunga intervista al presidente dell’associazione ITALIA SOLARE, l’Ing. Paolo Rocco Viscontini, abbiamo affrontato il tema del futuro del mercato fotovoltaico in Italia.

TransizioneElettrica: Nel periodo gennaio-ottobre 2024, la potenza fotovoltaica connessa in Italia è aumentata del 36% rispetto allo stesso periodo del 2023. Quali fattori hanno guidato questo incremento negli ultimi anni? Guardando al futuro, quali sono le aspettative per il mercato fotovoltaico italiano nei prossimi cinque anni?

Paolo Rocco Viscontini: L’incremento del 36% nella potenza fotovoltaica connessa nel 2024 riflette una combinazione di fattori favorevoli. Da un lato, gli alti prezzi dell’energia degli ultimi anni hanno spinto aziende e privati a cercare soluzioni per stabilizzare i costi energetici, rendendo il fotovoltaico una scelta strategica. Dall’altro, abbiamo assistito a un’accelerazione nel rilascio di autorizzazioni per grandi impianti, che ha consentito di mettere in esercizio molti progetti utility-scale precedentemente bloccati. Il settore commerciale e industriale (C&I) ha giocato un ruolo chiave, con una crescita sostenuta anche nel 2024 grazie all’aumento della consapevolezza del fotovoltaico come leva per migliorare la competitività aziendale. Tuttavia, l’effetto del Superbonus sul residenziale si sta affievolendo, e la fine degli incentivi potrebbe ridurre il contributo di questo segmento nei prossimi anni. Guardando al futuro ci aspettiamo una crescita costante del mercato, con un potenziale di installazione annuale che potrebbe oscillare tra 6 e 7 GW fino al 2030. La transizione verso un mix energetico più sostenibile sarà supportata da strumenti normativi come il decreto FER-X e da incentivi mirati per lo storage e le comunità energetiche.
Non mancano le sfide, come la saturazione della rete e la frammentazione normativa tra regioni, ma crediamo che con interventi strutturali e un approccio più coordinato, il fotovoltaico continuerà a essere il motore principale della transizione energetica italiana.