
Il 26 febbraio 2025, la Commissione Europea ha presentato il “Clean Industrial Deal” (CID), una strategia volta a rafforzare la competitività delle industrie europee e accelerarne la decarbonizzazione. Con un investimento previsto di oltre 100 miliardi di euro, il CID mira a trasformare settori chiave, in particolare quelli ad alta intensità energetica, e a promuovere tecnologie pulite essenziali per la crescita futura dell’Europa.
Gli obiettivi principali del Clean Industrial Deal sono:
• Energia accessibile: Ridurre i costi energetici per industrie, imprese e famiglie, promuovendo la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
• Sostegno alle industrie ad alta intensità energetica: Supportare settori come l’acciaio, i metalli e la chimica nella decarbonizzazione e nell’adozione di energie pulite, affrontando al contempo la concorrenza globale e le complesse normative.
• Promozione del settore delle tecnologie pulite: Favorire lo sviluppo e l’adozione di tecnologie pulite, fondamentali per la trasformazione industriale e la competitività futura dell’Europa.
• Economia circolare e accesso ai materiali: Ridurre i rifiuti e prolungare la vita dei materiali attraverso il riciclo, il riutilizzo e la produzione sostenibile, diminuendo la dipendenza da fornitori esterni di materie prime critiche.
Misure chiave del Clean Industrial Deal
Uno degli interventi principali del Clean Industrial Deal è il Piano d’Azione per l’Energia Accessibile, che punta a ridurre i costi dell’energia attraverso un maggiore utilizzo delle rinnovabili, il completamento del mercato interno dell’energia e il miglioramento dell’efficienza energetica. Parallelamente, l’Industrial Decarbonisation Accelerator Act mira a stimolare la domanda di prodotti puliti realizzati in Europa, introducendo criteri di sostenibilità e resilienza negli appalti pubblici e privati.
Per sostenere economicamente questa transizione, l’Unione Europea mobiliterà oltre 100 miliardi di euro attraverso un nuovo quadro di aiuti di Stato, il rafforzamento del Fondo per l’Innovazione e la creazione di una Banca per la Decarbonizzazione Industriale. Un altro aspetto cruciale è lo sviluppo di partenariati commerciali e d’investimento con altri Paesi per garantire la sicurezza delle catene di approvvigionamento e favorire la crescita dell’industria pulita europea.
Infine, il Clean Industrial Deal punta anche sulla formazione e lo sviluppo delle competenze, investendo fino a 90 milioni di euro nel programma Erasmus+ per preparare la forza lavoro alle nuove sfide della transizione ecologica e digitale. Attraverso queste misure, l’Europa intende consolidare la propria leadership nell’industria sostenibile, bilanciando innovazione, competitività e tutela ambientale.