Il Conto Termico 3.0 segna un passo decisivo nell’evoluzione della politica italiana per l’efficienza energetica e l’impiego delle fonti rinnovabili negli edifici civili. Con il decreto ministeriale del 7 agosto 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 settembre, la misura acquisisce formalmente validità a partire dal 25 dicembre 2025, ponendo a disposizione un budget annuo complessivo di 900 milioni di euro. Tale cifra è ripartita tra Pubbliche Amministrazioni e privati/imprese, e ha l’obiettivo di sostenere interventi mirati a favorire l’elettrificazione e la decarbonizzazione del patrimonio edilizio italiano, ampliando sensibilmente la base dei soggetti beneficiari.
Il cuore del Conto Termico 3.0 risiede nella promozione di sistemi impiantistici integrati, in cui la pompa di calore assume un ruolo centrale, affiancata da impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Questa impostazione segna un cambiamento fondamentale rispetto al passato, superando la dimensione degli interventi singoli per abbracciare un modello olistico di efficienza e sostenibilità, che vede l’edificio come un sistema complesso e interconnesso. L’impiantistica elettrica in senso lato diventa dunque uno dei principali vettori di innovazione e sviluppo nel settore, con nuove opportunità per installatori e professionisti della filiera.
Il Conto Termico 3.0 si colloca in un quadro normativo e tecnologico in rapida trasformazione: le esigenze di adeguamento agli standard europei, la crescente domanda di sistemi efficienti e la necessità di snellire le procedure incentivanti convergono in questo strumento, che offre una via concreta e rapidamente accessibile per implementare soluzioni ad alta performance energetica. Lo scenario che si apre richiede però un’evoluzione delle competenze professionali, chiamate a padroneggiare non solo le tecnologie tradizionali ma anche quelle innovative, per rispondere in modo integrato e qualificato alle nuove sfide del mercato.
I sistemi impiantistici incentivabili
Pompe di calore
Nel passaggio al Conto Termico 3.0, le pompe di calore si confermano come la tecnologia impiantistica privilegiata per il riscaldamento e il raffrescamento a basse emissioni, articolandosi in varie declinazioni: aria–acqua, geotermiche, idrotermiche e sistemi ibridi che abbinano la pompa di calore elettrica a una caldaia a condensazione. Il decreto impone il rispetto dei requisiti Ecodesign, valutando il coefficiente di prestazione stagionale (SPF) e premiando le soluzioni con efficienza superiore; per gli impianti fino a 35 kW termici il contributo può coprire fino al 65% delle spese, con un massimale indicativo di circa 700 € per kW installato, mentre le Pubbliche Amministrazioni che operano in comuni sotto 15.000 abitanti, scuole e ospedali possono beneficiare di un rimborso fino al 100%. L’erogazione avviene in rate annuali distribuite su due o cinque anni a seconda della taglia dell’impianto, con premialità aggiuntive per prestazioni elevate e installazioni in aree non metanizzate, a sottolineare l’attenzione rivolta all’innovazione e alla sostenibilità nel settore impiantistico.
Fotovoltaico con accumulo
La grande novità del Conto Termico 3.0 riguarda la possibilità di incentivare sistemi fotovoltaici abbinati a soluzioni di accumulo, a condizione che l’installazione sia contestuale alla sostituzione dell’impianto termico con pompa di calore elettrica. Con potenze ammesse da 2 kW fino a 1 MW, il contributo varia tra il 30 e il 50% per le Piccole e Medie Imprese, con massimali che possono raggiungere 1.500 € per kW di potenza fotovoltaica e 1.000 € per kWh di capacità di accumulo. L’intento è di favorire un approccio di “autoproduzione integrata”, in cui la generazione solare alimenta direttamente la pompa di calore, massimizzando l’autoconsumo e riducendo l’impatto sulla rete elettrica. Questo modello di intervento sposta il focus dalle singole tecnologie a un sistema energetico domestico o aziendale, in grado di garantire continuità di servizio e risparmio sui costi di energia.
Colonnine di ricarica per veicoli elettrici
Accanto alle pompe di calore e all’impianto fotovoltaico, il Conto Termico 3.0 apre all’incentivazione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, inserite nel medesimo pacchetto di interventi integrati. Sono ammesse colonnine con potenza minima di 7,4 kW installate contestualmente alla sostituzione dell’impianto termico con pompa di calore elettrica: in questo modo si valorizza il binomio tra generazione rinnovabile, accumulo e mobilità elettrica. Il contributo previsto può arrivare fino a 2.500 € per unità, con l’obiettivo di sostenere il potenziamento della rete di ricarica domestica e aziendale, agevolando l’adozione dei mezzi elettrici e promuovendo un modello energetico integrato che riduce le emissioni e apre nuovi mercati per gli installatori elettrici.
Impianti solari termici e solar cooling
Il Conto Termico 3.0 continua a riconoscere l’importanza degli impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e per la climatizzazione invernale. Viene incentivata anche l’integrazione di queste tecnologie con soluzioni di solar cooling, capaci di fornire raffrescamento estivo a basso consumo energetico. La normativa aggiorna i coefficienti di valorizzazione dell’energia prodotta, favorendo impianti di superficie fino a 2.500 mq, e prevede contributi che possono coprire fino al 65% delle spese sostenute, con massimali calibrati in funzione della potenza dell’impianto. Questa attenzione al solare termico e al raffrescamento da fonte rinnovabile consente una gestione più completa e sostenibile del comfort ambientale, soprattutto in contesti residenziali e pubblici di medie dimensioni.
Caldaie a biomassa e sistemi ad alta efficienza
Oltre alle pompe di calore e ai sistemi solari, il Conto Termico 3.0 supporta l’adozione di caldaie a biomassa certificate di classe 4 e 5 stelle, caratterizzate da emissioni di NOx e particolato sensibilmente ridotte. L’incentivo, applicato fino al 65% della spesa, promuove l’installazione di impianti in ambiti rurali, aziende agricole e strutture di medie dimensioni che possono beneficiare di una fonte termica rinnovabile a filiera corta. Parallelamente, sono incentivati gli allacciamenti a reti di teleriscaldamento ad elevata efficienza e le soluzioni di microcogenerazione a energia rinnovabile, per offrire alternative modulari e sostenibili alle tradizionali tecnologie fossili, ora escluse dal regime di sostegno.
Building automation e contabilizzazione
Il nuovo Conto Termico estende l’incentivo ai sistemi di building automation e alle tecnologie per la contabilizzazione del calore, strumenti essenziali per ottimizzare la gestione energetica degli edifici. Attraverso sensori, attuatori e piattaforme di controllo remoto, è possibile modulare e monitorare in tempo reale il funzionamento di pompe di calore, impianti di climatizzazione e generazione solare, ottenendo significative riduzioni dei consumi e miglioramento del comfort. La misura favorisce l’installazione di soluzioni di contabilizzazione in impianti termici oltre 200 kW, rafforzando il ruolo dei professionisti impiantisti nella progettazione di sistemi intelligenti e integrati.
Sistemi radianti e ventilazione meccanica controllata
Completano il quadro degli interventi incentivati i sistemi radianti e gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) con recupero di calore. I pavimenti, le pareti e i soffitti radianti consentono un’efficace diffusione del calore a bassa temperatura, ideale per pompe di calore, mentre la VMC garantisce il ricambio d’aria con ridotte dispersioni termiche grazie ai recuperatori ad alta efficienza. Il contributo per queste tecnologie copre fino al 65% delle spese, promuovendo un approccio integrato all’efficienza che abbina generazione, distribuzione e rinnovo dell’aria per edifici salubri e a basso impatto energetico.
Soggetti beneficiari: privati, aziende, Pubbliche Amministrazioni e nuove realtà collettive
Il Conto Termico 3.0 si rivolge innanzitutto ai privati cittadini, che possono richiedere contributi fino al 65% delle spese sostenute per interventi impiantistici quali pompe di calore, impianti fotovoltaici con accumulo, pompe di calore a gas, caldaie a biomassa, sistemi di building automation, ventilazione meccanica e impianti solari termici. Anche i condomìni rientrano in questa categoria, beneficiando delle stesse percentuali.
Per le imprese di qualsiasi dimensione—dalle PMI alle grandi aziende—il contributo rimane fissato al 65% e copre la maggior parte dei sistemi impiantistici incentivati, rendendo accessibili interventi complessi e integrati. Le Pubbliche Amministrazioni, in particolare i comuni con popolazione inferiore a 15 000 abitanti, scuole e ospedali, possono arrivare a un rimborso totale delle spese (100%), a condizione di rispettare i requisiti tecnici e di presentare le domande sul portale GSE entro i termini previsti.
Comunità Energetiche Rinnovabili e autoconsumo collettivo
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo sono ora equiparate alle PA: impianti fotovoltaici, pompe di calore e sistemi di accumulo al servizio di un gruppo di utenti possono ottenere le medesime condizioni di incentivo, favorendo modelli di business condiviso e coinvolgendo professionisti e ESCo nella gestione di progetti multi-utente.
Il ruolo delle ESCo
Le Energy Service Company (ESCo) svolgono un ruolo cruciale, offrendo la possibilità di anticipare gli incentivi tramite sconto in fattura o cessione del credito e gestendo in modo integrato diagnosi energetica, progettazione, realizzazione e rendicontazione. Questo facilita l’adozione da parte di privati, aziende e amministrazioni di interventi ad alta complessità tecnicamente e burocraticamente.
Opportunità per gli installatori impiantistici
L’estensione dei beneficiari apre un mercato articolato: gli installatori impiantistici possono rivolgersi ai privati, ai condomìni, alle imprese, alle amministrazioni e alle CER. L’offerta di pacchetti “chiavi in mano” – dalla diagnosi energetica alla gestione della pratica GSE – affiancata alla capacità di dialogare con amministratori di condominio o funzionari pubblici diventa elemento distintivo per presidiare nuove fette di mercato e proporre soluzioni personalizzate
Tempistiche e modalità operative
A partire dal 25 dicembre 2025, il portale PortalTermico del GSE ospiterà le regole applicative definitive del Conto Termico 3.0, consentendo la presentazione delle domande da parte di privati, aziende e Pubbliche Amministrazioni. Nei sessanta giorni successivi, il gestore aggiornerà le procedure informatiche per allinearle al nuovo decreto, garantendo la piena operatività tra fine gennaio e inizio febbraio 2026. Fino a quel momento, sarà comunque possibile completare pratiche iniziate sotto la normativa 2.0, beneficiando delle regole e dei massimali precedenti.
I privati e le imprese dovranno inoltrare la richiesta di incentivo entro novanta giorni dal termine dei lavori, anziché sessanta come in passato, caricare sul portale GSE documenti quali fatture, bonifici parlanti, relazione tecnica asseverata e scheda tecnica dell’impianto; per interventi di entità superiore ai 5.000 euro, si procederà alla firma del contratto GSE e all’erogazione dell’incentivo in rate annuali per un periodo variabile tra due e cinque anni. Chi opera per conto delle Amministrazioni potrà invece sfruttare la procedura di prenotazione dei fondi, bloccando le risorse prima dell’avvio dei lavori e ricevendo poi il rimborso totale entro i termini contrattuali stabiliti.
Per le ESCo, la piattaforma riconoscerà le comunicazioni di cessione del credito e sconto in fattura, semplificando le fasi di validazione e pagamento. Il contributo fino a 5.000 euro verrà liquidato in un’unica soluzione entro sessanta giorni dalla conferma del GSE, mentre per importi superiori l’erogazione avverrà il giorno 30 del mese successivo al bimestre di accettazione del contratto. Infine, le richieste riguardanti le nuove Comunità Energetiche Rinnovabili seguiranno iter analogo a quelli delle Pubbliche Amministrazioni, inclusa la possibilità di copertura al 100% delle spese qualora rispettino i parametri dimensionali e documentali previsti. Questa scansione temporale definisce con chiarezza il percorso burocratico necessario per tradurre in realtà gli interventi impiantistici, ponendo l’accento sulla rapidità e la certezza di erogazione, elementi essenziali per pianificare efficacemente gli investimenti.
Opportunità di business per installatori elettrici e professionisti impiantistici
Il Conto Termico 3.0 dischiude prospettive di crescita senza precedenti per chi opera nel comparto impiantistico, spostando il baricentro dell’offerta dalle singole tecnologie a soluzioni integrate che rispondono alle esigenze di efficienza e sostenibilità richieste dal mercato.
Con pompe di calore, fotovoltaico con accumulo e infrastrutture di ricarica veicolare incentivati in un unico intervento, gli installatori elettrici possono proporsi come fornitori di sistemi chiavi in mano. Questo approccio olistico, basato su componenti coordinati e coerenti, mette in primo piano la capacità di progettare e realizzare “pacchetti” energetici che massimizzano l’autoconsumo e riducono i costi operativi per l’utente finale.
Nuovi mercati e segmenti di clientela
L’apertura a Pubbliche Amministrazioni e Comunità Energetiche Rinnovabili amplia il raggio d’azione oltre il tradizionale privato residenziale e le PMI: scuole, ospedali, piccoli comuni e aggregazioni multi-utente rappresentano opportunità concrete per proporre interventi di scala significativa, con rimborso fino al 100%. Allo stesso tempo, i condomìni beneficiano delle stesse condizioni dei privati, favorendo progetti di riqualificazione centralizzata.
Inoltre, affiancarsi a Energy Service Company consente di snellire l’iter burocratico e finanziario, offrendo al cliente l’anticipo degli incentivi tramite sconto in fattura o cessione del credito. Le ESCo, con la loro expertise nella diagnosi energetica e nella rendicontazione GSE, rappresentano alleati preziosi per gestire pratiche complesse, mentre gli installatori si concentrano sulla qualità dell’installazione e sul coordinamento tecnico.
Differenziazione e valore aggiunto
La concorrenza si gioca ormai sulla capacità di fornire consulenza completa: dalla valutazione preliminare dei fabbisogni alla selezione delle tecnologie più performanti, fino al post-vendita con monitoraggio e manutenzione predittiva tramite soluzioni di building automation. Chi saprà integrare competenze elettriche, termotecniche e digitali potrà proporre servizi di alto valore, fidelizzando la clientela e consolidando la propria posizione sul mercato
Dall’incentivo alla svolta: guidare il mercato dell’efficienza impiantistica
L’avvio operativo del Conto Termico 3.0 a fine dicembre 2025 segna un vero punto di svolta per il settore impiantistico, proponendo un meccanismo di incentivazione che mette al centro l’elettrificazione e l’integrazione di sistemi rinnovabili. Le pompe di calore, affiancate a solare fotovoltaico con accumulo e infrastrutture di ricarica, diventano l’asse portante di una strategia complessiva che valorizza l’interconnessione tra generazione, distribuzione e utilizzo dell’energia.
Privati, aziende, Pubbliche Amministrazioni, condomìni e nuove configurazioni collettive come le Comunità Energetiche Rinnovabili dispongono di un ventaglio di opportunità fino al 100% di copertura delle spese, favorendo l’accesso a interventi complessi e ad alto impatto ambientale. Gli installatori elettrici e impiantistici, insieme alle ESCo, assumono un ruolo chiave nell’accompagnare i clienti lungo l’intero percorso: dalla diagnosi energetica alla pratica GSE, dalla scelta delle tecnologie alla messa in servizio e monitoraggio.
La sfida per i professionisti del settore si gioca sulla capacità di offrire soluzioni “chiavi in mano”, integrate e personalizzate, che rispondano alle nuove esigenze normative ed energetiche. Formazione e collaborazione diventano leve strategiche per consolidare competenze tecniche e progettuali, mentre la pianificazione attenta di pacchetti integrati rappresenta il principale elemento di differenziazione competitiva.
Il Conto Termico 3.0 non è solo un incentivo, ma un’occasione per ripensare l’approccio all’efficienza energetica, investendo sulle tecnologie del futuro e creando un mercato dinamico e sostenibile. Il passaggio alla piena operatività all’inizio del 2026 offre ai professionisti un lasso di tempo prezioso per strutturare offerte, costruire partnership e definire strategie commerciali in grado di cogliere appieno le potenzialità di questa nuova fase regolatoria.