
Bruxelles prova a rassicurare il settore automobilistico sul futuro della transizione verde. Durante il terzo incontro del “Dialogo sul futuro dell’automobile”, la Commissione europea – guidata da Ursula von der Leyen – ha ribadito l’impegno a rivedere al più presto il regolamento che prevede lo stop alla vendita di auto con motori termici dal 2035. Una revisione che, nelle intenzioni, dovrebbe arrivare “il prima possibile”, anche per rispondere alle preoccupazioni di un’industria che dà lavoro a oltre 13 milioni di persone in Europa e che da sola contribuisce per circa il 7% al PIL dell’Unione.
Le case automobilistiche, che hanno già investito oltre 250 miliardi di euro per adeguarsi alla decarbonizzazione, chiedono regole chiare, maggiore flessibilità e soprattutto neutralità tecnologica. La Commissione ha riconosciuto la necessità di un approccio più realistico, in particolare per il segmento dei veicoli commerciali leggeri, dove l’elettrico stenta a decollare e il passaggio alle nuove tecnologie appare più complesso.
Un altro tema centrale riguarda le piccole auto elettriche: Bruxelles intende creare una categoria normativa dedicata, per stimolare la produzione di modelli più accessibili e interamente sviluppati in Europa. Allo stesso tempo, l’industria insiste sulla necessità di adeguare gli obiettivi di riduzione delle emissioni alle reali condizioni del mercato, chiedendo più sostegno sul fronte delle infrastrutture di ricarica e degli incentivi all’acquisto.
Sul piano degli investimenti, la Commissione ha annunciato un pacchetto da 1,8 miliardi di euro destinato a rafforzare la produzione europea di batterie. Inoltre, è stato siglato un protocollo d’intesa per accelerare ricerca e innovazione, con l’obiettivo dichiarato di trasformare l’Europa in leader mondiale della mobilità sostenibile e intelligente entro il 2035.