Dopo aver consultato espositori e visitatori per continuare il processo di evoluzione di MCE, RX ha deciso di innovare il format espositivo dei padiglioni 2 e 4 valorizzando la visibilità degli stand e coinvolgendo le persone per aumentare l’efficacia dell’esposizione.
“Abbiamo iniziato dai padiglioni che ospitano la componentistica perché è l’ambito di maggior storicità della mostra e contemporaneamente quello che, avendo un prodotto molto tecnico, può offrire un impatto visivo meno immediato , ma grazie alla sua eccellenza tecnologica rappresenta un grande appeal sul pubblico internazionale. – afferma Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy – Il tavolo di confronto con gli espositori è stato molto utile perché ci ha permesso di assimilare le loro esigenze, in primis quella di intervenire sulla valorizzazione della visibilità dei loro stand.”
Il progetto di revisione degli spazi espositivi dei padiglioni 2 e 4 nasce con la collaborazione di Lombardini22, il gruppo che opera in tutti i settori del Real Estate attraverso Business Unit specializzate in architettura, ingegneria e servizi a valore aggiunto, che ha perseguito l’obiettivo di creare nuovi spazi e occasioni di coinvolgimento riprogettando il layout dal punto di vista neuroscientifico, applicando strategie di miglioramento che valorizzino l’esperienza espositiva e di visita.
“Le sperimentazioni neuroscientifiche applicate allo studio dei flussi di visita a una fiera ci aiuta a capire i bisogni e i desideri dei visitatori, anche quelli inconsapevoli. – racconta l’Arch. Cristian Catania, Reinventing Fairs Project Director di Lombardini22 – Il nostro metodo di progetto unisce l’uso degli strumenti tecnologici alle nostre competenze negli ambiti urbanistici per rendere lo spazio un fattore attrattivo e abilitante”.
“Il risultato è un progetto inedito e innovativo. L’esperienza di visita viene suddivisa in episodi, diversificati nell’organizzazione spaziale e per funzioni, – prosegue Catania: “i camminamenti e la disposizione degli spazi sono stati studiati per favorire l’interazione sociale, il networking e l’acquisizione di conoscenze, contribuendo infine al senso di place attachment; la riduzione di svolte e bivi diminuisce lo stress e consente una visita più rapida e un minore sforzo cognitivo; camminamenti curvilinei più belli e piacevoli, attivano a ree cerebrali legate alla sensazione di piacere, incoraggiano l’esplorazione e la curiosità, invogliando a visitare tutti gli spazi.”
“La fiera può avere il privilegio di essere il luogo dell’inaspettato – prosegue Pierini – è qui che tutta la filiera arriva con un’alta predisposizione all’incontro, con le migliori intuizioni, con la curiosità di scoprire dove e con chi può nascere la prossima opportunità. Sono queste le condizioni che rendono la fiera il qui e ora in cui può accadere qualcosa di unico, che non potrà mai replicarsi altrove. E se non ci sei, ti sei perso qualcosa. È la sfida che stiamo affrontando con Lombardini22: abilitare lo s pazio fieristico ad essere il luogo dell’inaspettato.”
“Il mondo delle fiere sta cambiando velocemente; siamo passati dal concetto di esposizione a quello di esperienza, che per noi significa rendere interessante ed efficace la visita per tutti i soggetti coinvolti, con particolare attenzione anche ad allargare il perimetro delle figure da coinvolgere. – conclude Massimiliano Pierini – Anche in questo caso RX governa il cambiamento, introducendo concetti come il piacere e l’esperienza umana all’interno di un contesto tecnico come MCE.”