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Il 7 novembre 2024, la Conferenza Unificata ha sancito l’intesa sullo schema del nuovo Decreto Legislativo Testo Unico Rinnovabili, segnando un passo significativo verso la semplificazione normativa nel settore energetico. Il provvedimento, che ha ora superato un importante passaggio politico, sarà esaminato dalle Commissioni parlamentari competenti per la definitiva approvazione. Il decreto punta a razionalizzare le procedure di autorizzazione per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, integrando diverse normative e snellendo le tempistiche burocratiche. Si inserisce nel contesto degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), con un focus sull’incremento della capacità installata e sul rispetto degli standard ambientali.

Tra le principali innovazioni introdotte, spicca la digitalizzazione delle procedure tramite la piattaforma SUER (Sistema Unico per l’Energia Rinnovabile), che garantirà una gestione più trasparente ed efficiente delle domande di autorizzazione, sia a livello statale che regionale.

Nuove regole per le autorizzazioni

Il decreto introduce diverse modalità autorizzative, calibrate sulla tipologia e l’impatto degli interventi:

Attività libera: per impianti di piccola scala e interventi che non comportano modifiche significative all’ambiente o al territorio.

Procedura abilitativa semplificata (PAS): per progetti di media complessità, come impianti solari fotovoltaici fino a 10 MW in aree idonee. La PAS prevede il meccanismo del silenzio-assenso, che garantisce una risposta in tempi rapidi.

Autorizzazione unica: per interventi più complessi, come impianti sottoposti a valutazione di impatto ambientale (VIA). Questa procedura si basa su una conferenza di servizi da concludere entro 120 giorni.

Le modifiche richieste dalle Regioni

Durante il confronto in Conferenza Unificata, le Regioni hanno avanzato alcune proposte di modifica, accolte nel testo finale. Tra queste, la riduzione della potenza massima degli impianti agrivoltaici e fotovoltaici a terra nelle aree industriali da 10 MW a 5 MW. Inoltre, è stato chiesto di disciplinare meglio il cosiddetto “effetto cumulo”, prevedendo che interventi su più impianti in un’unica area siano sottoposti alla PAS invece che all’attività libera.

Prospettive future

L’approvazione definitiva del Testo Unico Rinnovabili rappresenta un’opportunità per accelerare la transizione energetica dell’Italia, rimuovendo ostacoli burocratici e promuovendo investimenti sostenibili. Tuttavia, sarà fondamentale garantire un’attuazione uniforme su tutto il territorio nazionale e monitorare l’efficacia delle nuove misure nel raggiungimento degli obiettivi climatici.