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La settimana europea dello sviluppo sostenibile si è da poco conclusa, rappresentando un’importante opportunità per riflettere e rinnovare l’impegno verso un futuro più sostenibile per Delta Dore. “Comprendiamo che le scelte di progettazione, gli acquisti associati e l’utilizzo dei nostri prodotti costituiscono il 96% della nostra impronta di carbonio. Per questo motivo, ci impegniamo a ripensare ogni nuovo prodotto affinché sia eco-progettato, riducendo al minimo il suo impatto sull’ambiente”, dice l’azienda.

L’importanza del design nell’eco-progettazione

Il design svolge un ruolo fondamentale nell’approccio all’eco-progettazione in Delta Dore. I designer sono coinvolti sin dalle prime fasi di sviluppo, garantendo che ogni prodotto rispetti elevati standard di sostenibilità. Questo approccio consente di conciliare obiettivi economici e tecnologici con quelli di decarbonizzazione.

Un aspetto chiave dell’impegno aziendale è la miniaturizzazione dei prodotti. Riducendo le dimensioni, si riesce a consumare meno materiali, ottimizzare i costi di trasporto e diminuire i rifiuti elettronici alla fine del ciclo di vita dei dispositivi. Questo non solo contribuisce a una riduzione dell’impatto ambientale, ma offre anche soluzioni più sostenibili ai nostri clienti.

Valutazione dell’impatto ambientale

“Quando selezioniamo i componenti, valutiamo sistematicamente l’impronta di carbonio associata alla loro fabbricazione, importazione e consumo. Utilizziamo un metodo di valutazione multicriterio, in cui l’impatto del carbonio è considerato al pari del costo, della fattibilità tecnologica e delle esigenze degli utilizzatori finali. L’obiettivo è trovare il miglior compromesso possibile”, racconta ancora l’azienda.

“Un esempio concreto è rappresentato dagli schermi dei prodotti: sebbene costituiscano la parte con il maggiore impatto di carbonio, gli utenti non vogliono rinunciare a questa componente. La nostra soluzione? Ridurne lo spessore o adottare nuove tecnologie come l’e-paper, che è più sottile e consuma meno energia”.