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È stata pubblicata la bozza del cosiddetto Fer X transitorio, cioè la versione “a breve termine” del meccanismo previsto dal d.lgs.199/2021 per incentivare le rinnovabili più competitive: fotovoltaico, eolico, idroelettrico e gas residuati dai processi di depurazione.

Già nei mesi scorsi il MASE aveva deciso di spacchettare il Decreto Fer X – nato per perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 rivedendo i meccanismi di supporto degli impianti da fonti rinnovabili con costi di generazione vicini alla competitività di mercato –  in distinte tranche, con lo scopo di accelerare la notifica e l’approvazione da parte della Commissione Europea. Ne era nata così una nuova bozza di decreto, ribattezzata Fer X transitorio, che reca un “Meccanismo transitorio di supporto per impianti a fonti rinnovabili con costi di generazione vicini alla competitività di mercato di cui agli articoli 6 e 7 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199”. Il Fer X transitorio introduce un regime di sostegno per le fonti rinnovabili valido solo fino al 31 dicembre 2025.

Nella prima bozza i contingenti totali disponibili erano pari a 23,65 GW. Di questi:

  • 3 GW sono dedicati agli impianti rinnovabili in accesso diretto, ossia quelli con potenza sotto 1 MW.
  • 20,65 GW sono riservati agli impianti rinnovabili di potenza superiore a 1 MW che accedono al regime tramite procedure pubbliche competitive al ribasso bandite dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE)

In questa bozza i contingenti si riducono a 14,65 GW.