Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto legge che introduce “disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale”.
Il testo specifica dei paletti all’installazione degli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra in zone classificate agricole dai piani urbanistici vigenti. Come? Limitando qualsiasi intervento a lavori modifica, rifacimento, potenziamento o integrale ricostruzione degli impianti già installati, che non comportino incremento della superficie occupata. Nessun vincolo invece per il fotovoltaico a terra se installato:
- in cave e miniere non in funzione, abbandonate o in condizioni di degrado ambientale;
- porzioni di cave e miniere non suscettibili di ulteriore sfruttamento;
- siti e impianti nelle disponibilità delle società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane e dei gestori di infrastrutture ferroviarie nonché delle società concessionarie autostradali;
- siti e impianti nella disponibilità delle società di gestione aeroportuale all’interno dei sedimi aeroportuali;
- aree adiacenti alla rete autostradale entro una distanza non superiore a 300 metri;
- aree interne agli impianti industriali e agli stabilimenti.
Salvi, come promesso, anche i progetti fotovoltaici a terra se parte di una Comunità energetica rinnovabile o finalizzati all’attuazione degli investimenti del PNRR.