Riscaldare gli spazi energetici, insieme a raffrescamento e acqua calda sanitaria, rappresenta nel complesso l’80% dell’energia consumata dalle famiglie. Insieme ai costi sostenuti dalle famiglie, esistono anche quelli ambientali: riscaldare e raffrescare gli immobili produce il 20% della CO2 immessa annualmente nell’atmosfera, un valore superiore a quello del traffico veicolare.
Più in generale, efficientamento energetico e risparmio sono due obiettivi conciliabili? Il tema è stato oggetto di un evento stampa che si è svolto a Milano e che ha visto la partecipazione di esperti di ENEA, Politecnico di Milano, Kyoto Club ed esponenti di Assoclima e Daikin. In particolare, è stata presentata una recente ricerca condotta da IPSOS, che ha fotografato come gli italiani si approcciano all’utilizzo del climatizzatore per riscaldare le proprie case durante i mesi più freddi.
Efficienza energetica superiore e risparmio in bolletta fino al 57%
Secondo la ricerca condotta da IPSOS, il 30% dichiara di non utilizzare mai il climatizzatore in inverno a causa dei possibili alti consumi e quindi per timore di un aumento dei costi. Tuttavia, al contrario di quanto si possa credere, i climatizzatori con tecnologia a pompa di calore hanno un’efficienza energetica elevata, che permette di ridurre i costi in bolletta fino al 57% rispetto alla caldaia a gas tradizionale. Dati confermati anche da un recente studio di ENEA che ha comparato, in 5 città italiane, i consumi di riscaldamento tramite caldaia a gas tradizionale o climatizzatore, per un appartamento “tipo” di circa 100mq e a basso isolamento. Ipotizzando di utilizzare il climatizzatore per riscaldare, il risparmio in valori assoluti per una famiglia sarebbe di 1.180€ a Cuneo, 955€ a Milano, 586€ a Roma, 533€ a Napoli e 308€ a Palermo. Vale a dire dal -46% per Cuneo al -57% di Palermo. Questo è dovuto al fatto che, come evidenziato anche dal Politecnico di Milano, rispetto ad una caldaia a gas tradizionale, una pompa di calore richiede poco più di un quarto dell’energia per generare il medesimo risultato. In più, con i climatizzatori di ultima generazione, è possibile monitorare i consumi in tempo reale tramite app, così da non avere alcuna sorpresa in termini di costi.
Riduzione delle emissioni di CO2 dal 70% al 76% in meno
Assoclima stima che ad oggi in Italia siano installati oltre 17 milioni di climatizzatori con i quali è possibile riscaldare gli spazi residenziali: è un enorme potenziale ancora inattivato, che non viene sfruttato a pieno. Ad esempio, come emerge dalla ricerca, circa 20% di chi afferma di non utilizzare il climatizzatore in inverno decide di non farlo perché non è a conoscenza della funzione riscaldamento. È necessario quindi un cambio di passo, anche culturale, che al contrario vada sempre più verso l’adozione del climatizzatore tutto l’anno, in considerazione della sua ricaduta positiva sia sulle persone, i cui consumi e costi in bolletta sono ridotti in modo tangibile, che sul Pianeta grazie al minor impatto ambientale di questa tecnologia.
La sostenibilità è un tema centrale anche per il settore del riscaldamento, sul quale si registrano ancora poca consapevolezza e convinzioni errate da parte degli italiani e che si riflettono anche sulla percezione dell’utilizzo del climatizzatore: secondo i dati della ricerca, 7 intervistati su 10 ritengono che riscaldare le proprie abitazioni con il climatizzatore avrebbe un impatto ambientale peggiore o uguale rispetto al riscaldamento a gas, con un 11% che ritiene che sia addirittura molto peggiore. Dati che vanno in direzione opposta a quanto evidenziato dallo studio ENEA secondo il quale, grazie all’utilizzo del climatizzatore, la riduzione delle emissioni di CO2 sia considerevole, dal 70% in meno di Cuneo al 76% di Palermo.
Un uso consapevole per avere il massimo del comfort
Per il 30% degli intervistati lo scarso utilizzo del climatizzatore in inverno è legato anche alla percezione di una qualità peggiore dell’aria prodotta che risulterebbe essere più secca, così come la sensazione che il calore non duri a lungo e, infine, al desiderio di non avere getti d’aria diretti. Come utilizzare, quindi, al meglio il climatizzatore per ottimizzare il comfort all’interno degli spazi abitativi?
Secondo Daikin è bene tenere sempre a mente una serie di buone pratiche e consigli per poter sfruttare tutti i vantaggi connessi al climatizzatore anche durante i mesi più freddi.
• Per evitare la sensazione di aria secca, basta impostare la temperatura attorno ai 23°C e diminuire la velocità della ventola al minimo, anziché temperature più elevate usate di solito, permette proprio di evitare che l’aria sia percepita come secca pur garantendo il massimo comfort termico.
• Per mantenere una temperatura sempre costante in tutti gli spazi di casa è bene attivare l’oscillazione verticale e orizzontale delle alette del climatizzatore, così da garantire che l’aria arrivi in modo costante e lento in ogni punto della stanza riscaldata, uniformando la temperatura.
• Per non provare la sensazione di getti d’aria diretti è sufficiente impostare la modalità notturna, che offre una buona portata senza però la percezione di flussi d’aria addosso e garantisce, allo stesso tempo, la massima silenziosità qualora si stia lavorando.
• L’app integrata consente di avere sempre sotto controllo i propri consumi in tempo reale, inoltre si ha accesso a tutti i comandi, anche da remoto, senza bisogno di dover utilizzare il telecomando. Infine, l’app permette di usare direttamente gli assistenti vocali presenti in casa per il massimo della comodità.